VENDITA ONLINE DI ALIMENTI

La corsa degli italiani alla spesa online durante la quarantena

Gli studi su coronavirus e acquisti online in Italia mostrano chiaramente che i beni di largo consumo hanno catalizzato le nostre compere digitali in quarantena. In un solo mese (dal 17 febbraio al 15 marzo 2020) è cresciuta di quasi l’80% la domanda online di consumer good e si registra un aumento di ricerche legate all’acquisto quasi compulsivo di beni di prima necessità, anche in quantità da ingrosso e in versione multipack (per questa modalità di acquisto le ricerche avrebbero registrato un +300% a livello globale). La corsa degli italiani alla spesa online durante la quarantena”.

Per entrare nel dettaglio delle categorie di prodotti più acquistati online durante il lockdown italiano, si tratterebbe soprattutto di generi alimentari ma anche di farmaci da banco e senza obbligo di prescrizione e di prodotti per la cura e l’igiene della persona. È stata effettuata un’analisi dettagliata dei carrelli degli italiani, soprattutto riguardo ai primi. I focolai di coronavirus nel Nord Italia erano appena scoppiati e quella del lockdown era ancora solo un’ipotesi quando gli italiani hanno cominciato a fare scorte online soprattutto di prodotti a lunga conservazione come acqua, succhi e bibite (che solo nella settimana dal 9 al 15 marzo 2020 avrebbero fatto registrare un +57%), tè, caffè e solubili (+50%) e, più a distanza, pane, pasta e farina (+29%). Molto interessante è soprattutto il tentativo di mappare il coronavirus e acquisti online degli italiani: mentre in regioni del Nord come il Piemonte, la Lombardia, il Veneto in cu gli italiani in quarantena hanno semplicemente continuato ad acquistare online anche generi alimentari come facevano già in tempi non sospetti, il boom di acquisti online di generi alimentari e di largo consumo ha riguardato soprattutto il Centro Sud e, in particolar modo, regioni come l’Abruzzo e la Basilicata (entrambe con +92% nel solo mese di marzo).

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